3 grandi verità sull’amore da tenere sempre a mente
Tra le tante leggende legate al santo protettore degli innamorati, ce n’è una che mi ha sempre colpito molto per la sua semplicità e allo stesso tempo la forza del suo messaggio. Si racconta che Valentino, il vescovo di Terni, un giorno sentì due fidanzati litigare animatamente per strada. Deciso a fare qualcosa, andò loro incontro con una rosa rossa tra le mani suggerendo ai due di riappacificarsi stringendo insieme il gambo della rosa. In questo modo avrebbero dovuto imparare ad apprezzare la bellezza del fiore facendo attenzione alle spine, una metafora perfetta dei rapporti amorosi.
Il rapporto di coppia è una realtà che può donare grande significato alla nostra vita, ma come si fa per riconoscere il vero amore e per costruire una relazione sana? Ecco 3 grandi verità da tenere a mente quando si vuole costruire un rapporto che duri nel tempo.
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L’amore vero si costruisce superando i conflitti
Le prime fasi dell’innamoramento sono spesso le più inebrianti: nel nostro cervello si verificano dei cambiamenti che ci fanno sentire quasi come sotto l’effetto di una droga e la persona amata riempie i nostri pensieri in ogni momento. Ci sentiamo come se la forza del nostro amore potesse abbattere le montagne. Ma aspettarsi che le cose vadano sempre meravigliosamente è poco realistico: prima o poi bisognerà affrontare periodi difficili, ed è lì che scopriremo se il nostro è vero amore o solo una semplice infatuazione. C’è chi sostiene che le difficoltà possano indebolire una relazione ma, se si tratta di vero amore, attraversare un periodo duro avrà, al contrario, l’effetto di una tempra.
Bisogna rendersi conto che l’amore non può essere coltivato in assenza di dolore. Le relazioni amorose si fondano su solidi pilastri, il più importante di questi è la fiducia. Dobbiamo poter contare sulla persona che abbiamo accanto. Dobbiamo sapere che in lei troveremo sempre il conforto di cui abbiamo bisogno, anche quando le mostriamo le nostre ansie e le nostre paure. Se il partner si allontana davanti ai nostri giorni bui, o peggio ancora resta deluso dalla realtà della nostra persona, allora probabilmente non era quello giusto, oppure non provava un sentimento profondo.
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Innamorarsi può essere una sorpresa, ma una relazione duratura è una scelta
Esattamente come la rosa della leggenda, l’amore richiede cura. Questo secondo concetto si lega strettamente al primo. L’amore è molto spesso un dono che arriva quando meno ce lo aspettiamo, ma una volta trovato sta a noi farlo durare. Se l’attrazione verso una persona ci sembra una forza più potente di noi, costruire una relazione duratura è invece una scelta.
Arriverà un momento nella nostra relazione in cui saremo talmente in intimità col partner da far cadere ogni maschera, non legarci più ad aspettative. Arriverà il momento in cui non ci sentiremo più in dovere di stupire o fare colpo e potremo permetterci di essere nient’altro che noi stessi. Sarà proprio in questa fase che bisognerà rimboccarsi le maniche e cominciare a costruire. Accettare l’altro esattamente per quello che è, con pregi e difetti, richiede impegno. Lavorare insieme per creare un futuro, restare in piedi nonostante le difficoltà continuando a stimarsi e supportarsi è una sfida da cogliere, ma può portare alla realizzazione di un rapporto appagante e duraturo. La chiave di tutto è la comunicazione: se il pilastro su cui si fonda l’amore è la fiducia, questa può arrivare soltanto quando c’è sincerità.
Non possiamo amare un’altra persona se non amiamo anche noi stessi
Amare è una capacità dell’essere umano. Molte persone, quando finisce una relazione, si trovano talmente spiazzate da non riuscire più a riprendersi anche a distanza di anni. Alcune persone, quando si innamorano, annullano del tutto le proprie necessità, le proprie passioni e i propri desideri e cominciano a vivere in funzione del partner. Si aspettano che il partner sia la fonte di tutta la loro felicità. Non solo questo atteggiamento è malsano e non aiuta a costruire un rapporto sincero, ma è anche ingiusto pretendere che qualcun altro debba essere il responsabile della nostra realizzazione personale.
Solo quando ci sentiremo consapevoli di noi stessi potremo essere in grado di decidere quanto di noi donare a qualcun altro. Se non siamo in grado di comprendere i nostri stessi bisogni, non possiamo renderci conto di cosa ha bisogno un’altra persona, quanto possiamo fare noi per il suo benessere, quali sono i compromessi che siamo in grado di sostenere e quali invece i momenti in cui il partner deve essere libero di fare errori e persino di soffrire. Il nostro compito è supportarlo, aiutarlo a crescere, sostenerlo, ma non possiamo percorrere noi la sua strada. Quello che invece possiamo fare è percorrere una strada insieme con la consapevolezza di guardare entrambi nella stessa direzione. Amare, come dicevo prima, è una scelta.
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