La schizofrenia nel manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali è inserita all’interno dei
disturbi dello spettro della schizofrenia e altri disturbi psicotici. E’ caratterizzata da allucinazioni,
deliri, eloquio disorganizzato (deragliamento o incoerenza), comportamento grossolanamente
disorganizzato o catatonico e sintomi negativi (diminuzione dell’espressione delle emozioni o
abulia). Le cause di questo disturbo derivano sia dalla componente genetica che da quella
ambientale. Le manifestazioni psicotiche della schizofrenia emergono tipicamente tra la tarda
adolescenza e la metà della quarta decade di vita, l’esordio prima dell’adolescenza è raro. L’esordio
può essere improvviso o insidioso. Prima di poter effettuare una diagnosi di schizofrenia è
necessario che segni continuativi del disturbo persistano per almeno sei mesi. Questo periodo di sei
mesi deve comprendere almeno un mese di sintomi che soddisfano il Criterio A, cioè fase attiva dei
sintomi. Gli individui affetti da schizofrenia possono mostrare un’affettività inadeguata, ad esempio
ridere in assenza di uno stimolo adeguato; un umore disforico che può prendere la forma della
depressione, dell’ansia o della rabbia; un ritmo sonno veglia disturbato ad esempio dormire durante
il giorno ed essere in attività di notte; mancanza di interesse per l’alimentazione o rifiuto del cibo.
Inoltre possono verificarsi depersonalizzazione, derealizzazione, preoccupazioni somatiche che
possono raggiungere a volte intensità delirante. Ansia e fobie sono molto comuni, i deficit cognitivi
sono fortemente collegati a compromissioni funzionali e professionali. Questi deficit possono
compromettere diminuzioni nella memoria dichiarativa, nella memoria di lavoro, nelle funzioni
linguistiche e in altre funzioni esecutive così come una velocità di elaborazione più lenta. Alcuni
individui possono mancare di insight o di consapevolezza del proprio disturbo cioè anosognosia.
L’ostilità e l’aggressività possono essere associate alla schizofrenia anche se sono più frequenti nei
maschi giovani e negli individui con una storia pregressa di violenza e di abuso di sostanze. La
prevalenza lifetime della schizofrenia sembra essere circa lo 0,3-0,7 %. Il decorso sembra essere
favorevole in circa il 20% degli individui e in un piccolo numero è stata riportata una completa
guarigione. Circa il 5-6 % degli individui affetti da schizofrenia muore per suicidio circa il 20%
tenta il suicidio e molti hanno un’importante ideazione suicidaria.