LE CONSEGUENZE DEL COVID SU BAMBINI E ADOLESCENTI

Studi, statistiche e interviste

A distanza di quasi due anni dall’inizio della pandemia COVID-19, con un’interessante analisi, possiamo mettere in luce le ripercussioni che questo periodo storico ha avuto e continua ad avere sulla salute mentale degli adolescenti: la pandemia Covid ha lasciato pesanti strascichi su giovani e adolescenti.

Negli ultimi mesi, le relazioni sociali si sono ridotte a favore del tempo trascorso tra le mura domestiche. Indossare mascherine sta diventando sempre più un’abitudine a discapito delle espressioni facciali altrui.

Nei bambini e negli adolescenti, l’interruzione scolastica ha portato ad una minore attività fisica, irregolarità del sonno, alimentazione scorretta e ad un uso smodato di internet e di dispositivi elettronici. Per gli adolescenti con disturbi psichiatrici, il lockdown può aver, addirittura, significato un’interruzione della presa in carico o un cambiamento del setting nel percorso terapeutico.

Ci troviamo di fronte ad una situazione senza precedenti sia a causa della crisi e del contesto di trasformazione dell’interazione sociale legato alle misure di contenimento sia a causa della rivoluzione digitale.

La vulnerabilità individuale, familiare e sociale degli adolescenti, così come le strategie di coping individuali e familiari, possono costituire fattori di rischio per la salute mentale in periodi storici di crisi, transizione e grandi cambiamenti.

Sono stati condotti diversi studi sui disturbi psicologici nei primi mesi della pandemia: i risultati indicano che la prevalenza diansia negliadolescenti varia dal 19% al 64% e la depressione dal 22,3% al 43,7%. Nei bambini di età compresa tra i cinque e i dodici anni la prevalenza di ansiavaria dal 19% al 78% e la depressione dal 6,3% al 22,6%.

Nei bambini in età prescolare, alcuni studi evidenziano un peggioramento dei disturbi del comportamento e dello stato emotivo, mentre altri non evidenziano cambiamenti. Nei bambini fino ai sei anni, si è riscontrata la comparsa di comportamenti regressivi, come voler tornare a dormire nel letto di mamma e papà per avere maggiore sicurezza, irritabilità, ansia da separazione e problematiche comportamentali.

Nei bambini dai sei anni in poi e negli adolescenti sono più frequenti i disturbi d’ansia, sensazioni di mancanza di aria, disturbi del sonno, in particolare l’alterazione del ritmo del sonno con tendenza al ritardo di fase, ovvero i ragazzi tendono ad andare tardi a dormire e non riescono a svegliarsi facilmente.

Nel caso degli adolescenti, la distanza sociale imposta dalla pandemia rappresenta la vera difficoltà. La stessa è vissuta come un’imposizione innaturale, poiché i giovani sono abituati a sintonizzarsi emotivamente, l’uno in relazione all’altro.

Molti ragazzi sperimentano anche cambiamenti nel tono dell’umore, irritabilità e angoscia.

Da un’intervista, somministrata a bambini e adolescenti, è emerso che la situazione Covid ha portato tanta tristezza e solitudine, legata al pensiero di non poter più avere un confronto con la società e i propri pari. Questa situazione ha condotto i ragazzi a sentirsi costretti dalla poca interazione se non tramite videochiamate.

Con l’allentarsi delle restrizioni e del graduale ritorno alla normalità, è difficile per loro riprendere a vivere la società senza la paura di contrarre il virus.

Molti adolescenti hanno dichiarato di riscontrare una difficoltà a seguire le lezioni in presenza, rispetto al periodo di utilizzo della DAD, affermando di seguire poco e di distrarsi per un tempo maggiore.

L’altra faccia della medaglia di questa situazione conduce a rivalutare, specie agli adolescenti, l’importanza delle piccole cose, come: le uscite con gli amici, lavorare insieme a qualche progetto scolastico, dare più importanza alla propria igiene.

I ragazzi sono, spesso ingiustamente, racchiusi in etichette e definizioni limitanti. Ora hanno, invece, l’inestimabile opportunità di conoscersi e ridefinirsi.

Potranno così emergere i colori sfumati e brillanti delle diverse caratteristiche e potenzialità che, nella quotidianità frenetica, potrebbero accidentalmente nascondersi.

In questo periodo storico, invece, queste nuove scoperte potrebbero divenire una risorsa da utilizzare come fondamenta per una nuova costruzione della vita interpersonale delle generazioni attuali e future.

A cura della:

Dott.ssa Gabriella Caracciolo

Dott.ssa Antonella Raffone

Con la supervisione del:

TCE Therapy Center Corsi e Formazione

Dott. Elpidio Cecere

Dott. Mario Ricciardi

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