L’educazione sessuale:

favorire una maggiore conoscenza fra i banchi di scuola.

I temi legati alla sfera intima e sessuale sono tutt’oggi ritenuti imbarazzanti e difficili da affrontare, in famiglia così come a scuola, molto spesso si preferisce evitare i temi relativi alla sessualità, maschile e femminile che sia. Il tabù del sesso sembra voler cercare di proteggere gli adolescenti da qualcosa che in realtà fa parte da sempre della sfera naturale dell’uomo, inteso come animale sociale.

A partire dal 1902, in Italia, il Ministero della Pubblica Istruzione iniziò a interrogarsi sulla possibilità di introdurre corsi di igiene sessuale nelle scuole a causa dell’aumento della diffusione di malattie sessuali. Solo negli ultimi anni, però, si sta prendendo maggiore consapevolezza dell’importanza dell’educazione sessuale nei ragazzi per sensibilizzarli su tutti gli aspetti rilevanti della sessualità.

Con il termine educazione sessuale si intende un approccio usato per istruire adolescenti e adulti in merito alla propria sessualità e alla conoscenza del proprio corpo. Durante la pubertà, infatti, gli adolescenti vivono una serie di cambiamenti, fisici e psicologici, significativi che possono incidere sulla loro crescita e sul loro sviluppo.

Data la delicatezza di questa fase, che può essere vissuta anche con difficoltà e incertezza, è importante dare ai giovani la possibilità di conoscere e saper gestire al meglio questa trasformazione.

I canali di trasmissione di informazione, relativi alla sessualità, dovrebbero essere in prima istanza i genitori, seguiti dagli insegnanti e sarebbe opportuno la presenza di figure specifiche, quali lo psicologo, in grado di trattare l’argomento con maggiore competenza.

Oltre alla consapevolezza di sé stessi e del proprio corpo, l’educazione sessuale consente di vivere la sessualità in maniera più serena perché fornisce gli strumenti di conoscenza necessari per prevenire la possibilità di contrarre malattie sessualmente trasmissibili come l’HIV.

Per ogni fascia d’età, sarebbe necessaria un’educazione sessuale specifica. In particolare, per gli adolescenti, i suoi obiettivi sono:

• educare al rispetto del corpo, proprio e altrui, in continua trasformazione;
• favorire le attività sessuali, sicure e protette, mediante l’utilizzo di precauzioni;
• evitare relazioni rigide e stereotipate, ma basate sul rispetto delle diversità individuali.

Di fatti, l’educazione sessuale non può essere limitata alla semplice trasmissione di informazioni, ma deve essere collocata in un contesto più ampio di sviluppo delle capacità comunicative e relazionali del singolo. Dunque, è importante sottolineare che l’eduzione sessuale non è relativa solo ed esclusivamente al fare sesso, ma comprende anche tutto ciò che ne deriva sul piano affettivo, tra cui il rispetto, la reciprocità e l’accettazione di sé e del proprio corpo.

Educare sessualmente gli adolescenti vuol dire quindi lavorare sullo sviluppo della loro consapevolezza, fisica e affettiva; vuol dire supportare lo sviluppo sessuale e fornire gli strumenti per esplorare le emozioni e le relazioni interpersonali. Attualmente, in Italia l’educazione sessuale è consigliata ma non obbligatoria e molti giovani non sembrano essere informati sulle questioni fondamentali di educazione sessuale.

Spesso, gli adolescenti riescono ad acquisire informazioni solo per vie informali, ad esempio tramite internet, la televisione o la comunicazione con i propri pari. In questo modo si rischia però di alimentare la confusione dei giovani e di lasciarli soli con i propri dubbi e/o paure.

I programmi di eduzione sessuale nelle scuole dovrebbero dunque favorire l’accettazione della sessualità come parte integrante della persona, e allo stesso tempo dovrebbero promuovere lo sviluppo del pensiero critico, così da formare dei giovani liberi di costruire la propria esclusiva idea di sessualità.

Rompere i tabù sul sesso è il primo modo per formare giovani più consapevoli e contrastare la promiscuità o la chiusura sessuale.

A cura delle Dott.sse Affatato Aurora, Naomi Fusco, Sara Verdoliva

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